La Nascita di Uncino/ L’Uncino di Pan, Franz Palermo

L’Uncino di Pan di Franz Palermo è un dark fantasy mitologico/piratesco che narra l’origine di Capitan Uncino, il famoso villain di Peter Pan, la nemesi dall’uncino di metallo

È il primo libro che leggo dell’autore, anche se conoscevo già di vista suoi altri romanzi, e ora posso dire che di sicuro leggerò le sue altre pubblicazioni, perchè questo romanzo mi ha conquistata

Tutto gira intorno alla figura di James(Uncino), una figura dualistica, sfaccettata, di cui andiamo a conoscere ogni sfumatura, per comprendere cosa ha portato un affascinante aristocratico alla pirateria, e poi a divenire il “cattivo” della storia. Ma poi, lo è davvero, così cattivo? Cosa lo spinge a fare ciò che fa’, cosa lo ha cambiato? Tutto inizia con un sacrificio a un libro diabolico, legato a una divinità oscura, che Barbanera, capitano della ciurma di cui James fa parte, usa per sfuggire alla Marina, che li ha braccati

Ma James non è d’accordo, perchè per salvarsi Barbanera ha bisogno di uccidere due donne rapite, quindi decide di fuggire, e riesce a salvare una delle due, Priscilla, scartata perchè non vergine

Ma tutto prende una strana e inquietante piega nel momento in cui lui, la ragazza e tutta la ciurma si ritrovano catapultati su un’isola sperduta e fuori da ogni mappa: l’Isola che non c’è

Questo romanzo inizia quasi come uno d’avventura. James e Priscilla sono soli, e devono fuggire dai pirati, finiti anche loro sull’isola, quindi vanno in cerca di acqua, cibo e riparo. Il loro incontro con Peter Pan, ragazzino che conosce a menadito l’isola, cambierà la loro sorte

Le atmosfere sono cupe, dense di inquietudine, con sacrifici, culti oscuri e morte, tanta morte; ogni azione compiuta pare nascondere un dualismo oscuro, un sottotesto nascosto

I personaggi principali hanno una caratterizzazione splendida; Peter e la sua irrequietezza, la sua ricerca malata di un legame; Priscilla con la sua forza e le sue convinzioni, il suo tentare di sfuggire alle convenzioni; James, realistico e affascinante nelle sue sfumature di grigio, uomo pentito del suo passato alla ricerca di un riscatto

Ma anche i secondari non sono da meno, primo tra tutti Barbanera, un personaggio tutto tranne che buono, ma interessante e nebuloso nelle sue intenzioni sino alla fine

Non ci sono buoni e cattivi, o perlomeno, la linea che li divide è molto sottile, e spesso il fine giustifica i mezzi

Ho apprezzato tutto: lo stile, scorrevolissimo e mai banale; il ritmo incalzante; la storia densa di mistero, e anche un po di romanticismo, e i tanti richiami mitologici mischiati a un che di religioso, e soprattutto come l’autore ha rimaneggiato la storia originale sfruttandone i punti già oscuri e ambigui, dandogli una risoluzione sensata e intrigante

È un libro che si divora, ma che non manca di profondità, anzi, approfondisce l’animo umano più oscuro e alcune tematiche davvero forti, e lo fa dannatamente bene

Consigliatissimo!

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